La biodiversità agraria ed in particolare quella delle specie arboree ha subito negli ultimi decenni una contrazione notevole ed ulteriori riduzioni nel numero delle varietà coltivate sono da attendersi per il futuro. Numerose Istituzioni tra le quali il CNR, con le proprie Banche del Germoplasma e le Regioni, con le reti dei coltivatori custodi, stanno lavorando per assicurare la conservazione di molte piante scarsamente coltivate ed a rischio di erosione genetica. I rischi di perdita di piante e varietà si sono moltiplicati in questi ultimi anni sia a causa dell’emersione di nuove malattie come la Xyella dell’olivo che per gli eccessi climatici che alterano i ritmi naturali facendo ad esempio fiorire il castagno con mesi di anticipo rispetto al normale. L’IBE CNR ha in corso numerosi progetti legati alla conservazione e caratterizzazione delle piante arboree e proprio l’esperienza maturata nel corso del tempo ha fatto capire che un aiuto alla individuazione e sopravvivenza futura delle piante potrebbe arrivare da una partecipazione più attiva, così come da una maggiore scambio di informazioni tra i cittadini e i tecnici che vivono e lavorano nei diversi territori ed i ricercatori che si occupano di gestione e valorizzazione della biodiversità.
Durante la mattinata che si terrà presso l’Area della Ricerca del CNR di Sesto Fiorentino saranno presentati due diversi progetti legati alla biodiversità agraria rivolti all’olivo ed al castagno e sarà presentata una innovativa modalità di gestione partecipativa delle informazioni legate alle piante, al loro uso e conservazione. Sarà inoltre fatta provare sugli smartphone dei partecipanti al laboratorio una applicazione, nata grazie ad un finanziamento del progetto europeo Gen4Olive, con la quale possono essere segnalate mappate e descritte piante di antiche varietà a rischio di erosione oppure piante che presentino qualche carattere di futuro interesse e suscettibili di attenzione da parte dei ricercatori.