Gli scacchi sono un gioco della mente e per questo hanno mantenuto nei secoli il loro fascino di gioco avvincente e sono stati oggetto di ricerche matematiche, informatiche, psicologiche e cognitive. Questo connubio tra scienza e scacchi è sempre stato molto presente in tutte le civiltà; sono un gioco basato sull’ innovazione (delle aperture, delle strategie, del materiale e della prassi di gioco, delle regole, ecc.) e per questo hanno grande affinità con la Ricerca. In passato l’evoluzione del gioco e delle sue tecnologie di riferimento è stata collegata all’evoluzione della scienza militare e della relativa infrastruttura scientifico-tecnologica e mantiene questa caratteristica anche nell’era di Internet.
Richard Feynman diceva che quando gli scienziati cercano di capire la natura in realtà giocano a scacchi. In questa partita però, i ricercatori devono imparare da soli le regole del gioco, senza nessuno che gliele spieghi direttamente. Ma c’è una differenza non trascurabile tra il gioco degli scacchi e la natura: negli scacchi, a mano a mano che si va avanti le regole diventano più complicate mentre in natura, e nella fisica nel suo caso, ogni nuova scoperta semplifica le cose. Da queste considerazioni nasce il “fil rouge” tra mondo della scienza e della ricerca, e gli scacchi.
Il Torneo proposto dalla Fondazione ‘E. Amaldi’ vuole essere un pretesto per far incontrare i ricercatori dei vari Enti in un contesto diverso da quello solito e l’occasione per ribadire che, dalla collaborazione tra i rappresentanti del mondo scientifico, può nascere un forte impulso per dare risposta ai problemi che attanagliano la società moderna.
L’iscrizione al torneo si può effettuare inviando una mail contenente la persona di riferimento, i nomi dei componenti di squadra ed eventuali riserve, all’indirizzo: flavio.lucibello@fondazioneamaldi.it, entro il giorno 21 aprile 2023.
Contatti: tel. 06/8567600, mail: flavio.lucibello@fondazioneamaldi.it