Tappe storiche

Il CNR viene istituito – dopo un lungo lavoro di preparazione, condotto in gran parte da Vito Volterra - come ente morale il 18 novembre 1923, inizialmente con un ruolo di rappresentanza della comunità scientifica italiana presso l’International Research Council. Il primo statuto attribuiva all’ente la finalità di coordinare e stimolare l’attività nazionale nei differenti settori della ricerca scientifica e delle sue applicazioni, e di fungere da consulente dell’apparato statale per le questioni scientifiche e tecnologiche. Da questi passaggi ha preso il via una storia che ha attraversato la storia politica, sociale, culturale e della ricerca scientifica italiana. Nel corso del Novecento e fino ai nostri giorni, grazie all'autorevolezza, alla lungimiranza e all’impegno della comunità scientifica, il CNR ha dimostrato la sua centralità e importanza nell'avanzamento delle conoscenze, nello sviluppo di tecnologie, nell'innovazione e nella nascita di nuova impresa.

  • 1919

    Istituzione di una Commissione con l'incarico di preparare un progetto di costituzione del Consiglio Nazionale delle Ricerche. Presidente: Vito Volterra.

  • 1923

    Il Consiglio Nazionale delle Ricerche, istituito come ente morale il 18 novembre, aderisce al Consiglio Internazionale di Ricerche che ha sede a Bruxelles. Approfondimento 1 Approfondimento 2

  • 1927-1933

    Decreti Organizzativi del CNR che diviene Ente posto alle dirette dipendenze del Governo con compiti di collegamento e coordinamento delle attività produttive e industriali con la ricerca scientifica. Approfondimento

  • 1937

    Decreto legislativo di riordino del Consiglio Nazionale delle Ricerche, per adattarne la mission alle politiche autarchiche del governo. Inaugurazione della nuova sede centrale a Roma, adiacente alla cittadella universitaria della Sapienza.

  • 1945

    Nuovo ordinamento del Consiglio Nazionale delle Ricerche, che acquisisce personalità giuridica e gestione autonoma, alle dipendenze della Presidenza del consiglio dei ministri. Le attività scientifiche riprendono nel contesto dell’Italia liberata e, successivamente, delle istituzioni repubblicane, supportando le politiche di ricostruzione. Approfondimento

  • 1961

    Prima formulazione delle "imprese coordinate" che diventeranno negli anni futuri i Progetti Speciali. Approfondimento

  • 1963

    Riforma dei Comitati Nazionali del CNR con l'introduzione delle materie umanistiche e sociali. I Comitati Nazionali vengono portati da sette a undici. Approfondimento

  • 1975

    Nuovo inquadramento giuridico e amministrativo del Consiglio Nazionale delle Ricerche. Avvio di diciotto Progetti finalizzati di prima generazione, ripartiti in cinque grandi aree disciplinari, su tematiche considerate prioritarie nel quadro della programmazione economica nazionale: salute, ambiente, energia, alimentazione, nuove tecnologie.

  • 1978

    Avvio di undici Progetti finalizzati di seconda generazione. Viene incrementato il loro carattere multidisciplinare, le attività di trasferimento tecnologico e il concorso di università, enti pubblici e imprese.

  • 1987

    Avvio di Quindici progetti finalizzati di terza generazione, caratterizzati da maggiore attenzione allo sviluppo industriale e all’innovazione tecnologica.

  • 1998

    Riforma del sistema nazionale della ricerca attraverso il Decreto legislativo n. 204. Viene avviato la riforma del Consiglio Nazionale delle Ricerche, con l’abolizione dei comitati nazionali di consulenza e la riorganizzazione della rete scientifica.

  • 1999

    Decreto legislativo di riforma del CNR n. 19 del 30 gennaio, che conferma il ruolo centrale dell'Ente nell'ambito del sistema nazionale di ricerca.

  • 2003

    Decreto legislativo di riforma del CNR n. 127 del 4 giugno, che rafforza il ruolo strategico dell'Ente nell'ambito del sistema nazionale di ricerca e ne conferma la funzione multidisciplinare. Istituzione dei dipartimenti.

  • 2022

    Presentazione del piano di riorganizzazione e rilancio del Consiglio Nazionale delle Ricerche.

I Presidenti

I Presidenti del CNR sono sempre stati scelti tra gli scienziati italiani più rappresentativi, e hanno sempre garantito la massima autorevolezza istituzionale in ambito internazionale. Le loro biografie scientifiche sono per la maggior parte comprese e riassunte nei più importanti repertori della storia della scienza.