Il Consiglio nazionale delle ricerche, rappresentato dai suoi sette Istituti del sud Sardegna, celebrerà il centesimo anniversario della sua fondazione (1923-2023), aprendo le porte al pubblico il 6 ottobre presso la Passeggiata Coperta del Bastione a Cagliari. L’evento dal titolo ‘Chent’annos Cnr: le vie della ricerca tra passato presente e futuro’, sarà un’occasione per illustrare la storia dell’Ente, esplorare l’impatto della ricerca sulla società e le prospettive future.
L’appuntamento sarà caratterizzato da un approccio inclusivo e partecipativo, focalizzato su dieci parole chiave che riflettono sul futuro del pianeta: patrimonio culturale, scienze della vita, transizione ecologica, transizione digitale, energia pulita, sostenibilità, biodiversità, economia circolare, pace e diplomazia scientifica, one health.
Saranno organizzate presentazioni, mostre, giochi e installazioni multimediali per trasmettere messaggi di valore culturale e sociale, evidenziando il ruolo fondamentale della ricerca scientifica e umanistica nel progresso e nel benessere dell’umanità.
Le attività divulgative saranno gratuite e aperte alla popolazione, con la mattinata dedicata in particolare agli studenti delle scuole secondarie di II grado. Durante l’evento, gli studenti avranno l’opportunità di interagire direttamente con i ricercatori e soddisfare le loro curiosità e approfondire le ricerche condotte dal CNR nel sud Sardegna. Saranno organizzati percorsi guidati alle esposizioni e attività interattive che integreranno discipline scientifiche e umanistiche, offrendo una panoramica delle sfide future in vari campi. Questo contribuirà a rivelare il potenziale individuale e interpersonale, soprattutto negli studenti delle classi V, in vista delle scelte universitarie future.
Tale evento rappresenta un’occasione importante per valorizzare il ruolo e l’importanza del lavoro dei ricercatori nel panorama culturale e scientifico in Sardegna, con la speranza di promuovere e incoraggiare nuove iniziative e progetti e consolidare e implementare future collaborazioni interdisciplinari e interistituzionali che coinvolgano il CNR, le Università, gli enti locali e stakeholders privati.