Uno studio del Consiglio nazionale delle ricerche e dell’Università di Ulm, pubblicato su ‘ACS Photonics’, è riuscito ad individuare un nuovo metodo per impiantare qubit all’interno di circuiti fotonici, aprendo così la strada ai sistemi di calcolo quantistico in diamante. Le reti quantistiche si basano su sistemi connessi l’uno all’altro per il trasferimento di informazioni, sfruttando proprietà quanto-meccaniche come l’entanglement e la sovrapposizione di stati. La capacità di modificare la luce a livello di singolo fotone in un dispositivo integrato è un requisito fondamentale per sviluppare la nuova generazione di reti quantistiche. Potranno essere realizzati computer sofisticati per risolvere rapidamente problemi complessi ed utilizzare canali di comunicazione sicuri per trasferire informazioni criptate. Questo metodo di fabbricazione innovativo ed ibrido è stato utilizzato nello studio per realizzare circuiti fotonici con il diamante, una tappa essenziale per produrre bit quantistici (qubit), l’elemento base dell’informazione quantistica.