Biosensori elettronici per scovare anche un singolo batterio di Xylella fastidiosa in tempi rapidi permettendo così interventi più efficaci. Sono questi i risultati di una ricerca, pubblicata su ‘Advanced Science’, per la rivelazione precoce di organismi patogeni delle piante e per l’attuazione di misure a scopo preventivo. I biosensori che si basano sulla tecnologia dei transistori a singola molecola (SiMoT) hanno una prospettiva concreta di poter essere impiegati per la diagnostica in campo di malattie infestanti delle piante. La rivelazione ultrasensibile dell’agente patogeno si è avvalsa fino ad ora di test di rilevamento molecolare, che impiegano come target il DNA del batterio stesso. Tali analisi, tuttavia, prevedono l’impiego di infrastrutture di laboratorio, assieme a tempi di almeno 3 ore. Una piattaforma così ideata consente un esame accurato e ultrasensibile, rappresentando uno strumento potentissimo contro la diffusione di ‘Xylella fastidiosa’.