Fin dal tempo della sua istituzione, il Consiglio nazionale delle ricerche si occupa di valorizzazione delle invenzioni e di salvaguardia dei dati della ricerca. Nei primi decenni di attività si occupò di valutazione di trovati, esperimenti e invenzioni candidati all'ottenimento di un brevetto, titolo giuridico che conferisce il diritto esclusivo allo sfruttamento in ambito nazionale per un determinato periodo. Nel 1933 all'interno del Cnr venne costituita la Commissione centrale per l’esame delle invenzioni, che nel 1941 divenne l'Istituto nazionale per l'esame delle invenzioni.
Anche nel secondo dopoguerra - con un deciso cambio di mission rispetto all'attività scientifica a servizio dello Stato - il Cnr si è dimostrato un precursore nel campo dell’innovazione e della tutela dei risultati delle ricerche svolte nelle proprie strutture, depositando i brevetti a titolarità dell’Ente e riconoscendo agli inventori di essere autori dei trovati, per avviare successivamente un’attività mirata di trasferimento tecnologico verso il mondo della produzione industriale.
Come risultato del progetto di ricerca “Dalla ricerca al brevetto” è stato pubblicato un repertorio che raccoglie per la prima volta tutti i brevetti depositati dal Consiglio nazionale delle ricerche dal 1966 al 2016, dopo un attento lavoro di indagine e di verifica sulle fonti.
Si tratta di un patrimonio notevole di informazioni, di una base di dati preziosa e originale per leggere la politica brevettuale del principale Ente di ricerca pubblico italiano nel contesto dello sviluppo socio-industriale del Paese.
La ricerca, promossa dal Dipartimento di Scienze bio-agroalimentari del Cnr, è stata condotta da un gruppo di lavoro composto da Rosanna Mabilia (coordinatrice), Arcangelo Cappelloni e Alessandro Frandi, con la consulenza storico-scientifica di Francesco M. Cardarelli.
Il volume documenta come il Cnr - dapprima con la Commissione centrale per l’esame delle invenzioni, successivamente con l’Istituto nazionale per l’esame delle invenzioni, poi con i Progetti finalizzati e infine con le diverse strutture centrali e dipartimentali dedicate alla valorizzazione della ricerca e al trasferimento tecnologico - abbia promosso e generato migliaia di brevetti per invenzioni, di nuove varietà vegetali, di modelli di utilità e di altri titoli di proprietà industriale, diventando uno dei principali riferimenti per l’industria che vuole innovare utilizzando nuova conoscenza.
In un’ottica di sistema Paese, il trasferimento tecnologico assume un ruolo decisivo, tanto più per il maggiore Ente di ricerca italiano, deputato a fare da collegamento tra gli inventori e gli scienziati da una parte e la comunità nazionale dall’altra, che deve beneficiare dei risultati della loro attività per la sua crescita e competitività. Il repertorio è a disposizione del mondo della ricerca e di quello delle imprese, degli studiosi, delle istituzioni e dell’opinione pubblica come documentazione storica e come strumento di analisi e di riflessione, a riprova del ruolo centrale del Cnr nello sviluppo del Paese.
Per informazioni:
Alessandro Frandi
Ufficio stampa Cnr
alessandro.frandi@cnr.it