L’ammoniaca è una delle sostanze più abbondanti del nostro sistema solare. In molti laboratori all’avanguardia è possibile produrre campi elettrici molto intensi che sono in grado di indagare diversi fenomeni tramite tecniche chimico-fisiche. Finora non erano mai stati studiati gli effetti prodotti dai campi elettrici sull’ammoniaca liquida. In uno studio pubblicato su ‘The Journal of Physical Chemistry Letters’, rivista della American Chemical Society, vengono utilizzati metodi avanzati di simulazione con un supercalcolatore, per dimostrare, per la prima volta, che campi elettrici intensi sono capaci di indurre una transizione strutturale dal liquido verso una nuova fase solida dell’ammoniaca; l’elettrocongelamento (cioè la cristallizzazione di una sostanza indotta da campi elettrici) è noto per essere rilevante in molti processi naturali, che spaziano dalla dinamica troposferica alla chimica degli alimenti e, sebbene, sia un fenomeno studiato già più di un secolo fa, fino ad ora non ci sono prove a sostegno della sua realizzazione. Da un punto di vista fondamentale, lo studio dimostra che, esattamente come regimi estremi di temperatura e pressione, anche i campi elettrici intensi possono essere usati come un mezzo per accedere a regioni precedentemente inesplorate nei diagrammi di fase della materia. La scoperta in questione ha una rilevanza nel campo delle scienze planetarie perchè identifica la possibilità che strutture solide dell’ammoniaca non conosciute, possano essere trovate in condizioni planetarie dove i campi elettrici intensi sono onnipresenti, soprattutto in prossimità di minerali che costituiscono l’interno dei giganti ghiacciati e dei pianeti rocciosi. Lo studio apre la strada allo sviluppo di strategie di stoccaggio e di trasporto sicure per la produzione di idrogeno del quale l’ammoniaca è precursore.